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Contributi sulla prima casa: la regione Friuli vara nuove regole

Fondi fino a 15 mila euro, non serve accendere un mutuo, soldi anche a chi ristruttura. L’erogazione in una sola tranche. Fissato un tetto Isee per poterne beneficiare.

Con la nuova legge Santoro la priorità è recuperare il patrimonio edilizio esistente, contenendo contestualmente il consumo del suolo: per questo, la Regione Friuli è pronta a staccare assegni fino a 15 mila euro nei confronti di chi acquista e ristruttura una casa, e fino a 13 mila euro per chi, più semplicemente, riqualifica un immobile di proprietà.

La legge, complessivamente, assegna 57 milioni al capitolo “casa” per il 2016, di cui una decina circa indirizzati all’edilizia agevolata (al netto di variazioni, comunque possibili a seconda delle domande).

  • L’entità del contributo viene erogata in un’unica soluzione in conto capitale (contanti subito disponibili): basta rate annuali. Per interventi di acquisto con contestuale recupero l’importo del contributo è di 15 mila euro.
  • Se il recupero avviene su un immobile già in proprietà, il contributo ammonta a 13 mila euro e deve riguardare uno dei seguenti interventi: ristrutturazione edilizia, ristrutturazione urbanistica, restauro e risanamento conservativo.
  • Il contributo è di 10 mila euro per interventi di manutenzione straordinaria che comprendono una serie specifica di lavori di manutenzione, finalizzati alla messa a norma di impianti tecnologici o all’efficientamento energetico.

Gli interventi possono essere associati a lavori di ampliamento. Il regolamento, in sintonia con quanto prevede la legge di riforma a tutela delle fasce socialmente ed economicamente più deboli, prevede maggiorazioni del contributo nella misura di 2 mila 500 euro per particolari categorie di beneficiari: over 65 anni, under 35, single con minori conviventi, disabili, persone appartenenti a nuclei familiari monoreddito, persone con famiglie numerose, famiglie con un anziano o un disabile; destinatari di provvedimenti esecutivi di sfratto, di provvedimenti di rilascio emessi da autorità pubbliche e da organizzazioni assistenziali, di determinazioni di rilascio dell’abitazione familiare in caso di separazione o divorzio.

Per l’accesso al contributo, il regolamento pone un limite minimo di spesa per  gli interventi di 30 mila euro e un tetto Isee per il nucleo familiare di 29 mila euro. Inoltre gli immobili oggetto degli interventi non devono rientrare nella categoria “lusso”. Il regolamento approderà adesso in quarta commissione, per poi tornare in giunta per l’approvazione definitiva.

 

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